Migliaia di dischetti di plastica provenienti da un impianto di depurazione hanno invaso le coste tirreniche. E’ importante raccoglierli prima che prendano il largo. Uniamo le forze
Risolto il mistero dei dischetti in plastica trovati spiaggiati fin dalle scorse settimane sulle coste di Campania, Toscana e Lazio. Grazie al lavoro della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera è stata accertata, secondo il comunicato stampa diffuso ieri proprio dal Comando Generale del Corpo, la fonte e la causa della proliferazione dei dischetti in plastica che proverrebbero da un impianto di depurazione sul fiume Sele, a causa di un cedimento strutturale di una vasca.
Risolto l’enigma rimane però l’inquinamento. Tanta plastica che non si dissolve mai e che può provocare danni incalcolabili all’ecosistema marino.
Legambiente invita tutti alla partecipazione, uniamo le forze e raccogliamo i famigerati dischetti prima che spariscano in mare. I rifiuti marini, composti da plastica per il 90% circa, costituiscono una vera emergenza ambientale che possiamo combattere anche a partire da un gesto semplice come pulire le spiagge.
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